CECE NERO DEI MONTI EREI
Il cece è una delle leguminose da granella più antiche e utilizzate nel Medio ed Estremo Oriente.
Il termine Cicer deriverebbe dal greco “Kikus” che significa forza, potenza, con tutta probabilità per via delle virtù afrodisiache e del potere nutritivo attribuito ai semi di questa pianta. L’attributo “arietinum” fu usato per primo da Columella, poiché il seme richiamava la forma della testa dell’ariete.
La coltivazione di questo legume, nel territorio di Leonforte, si è mantenuta grazie alla sapiente e minuziosa opera di conservazione messa in atto, anno dopo anno, dal Dott. Agr. Antonino Vitale. Il seme è stato donato all’azienda, con l’obiettivo di preservare questa particolare e antica varietà.
Abbandonato a causa della grossa mole di lavoro manuale che richiedeva, oggi il ‘Cece nero’ è stato rivalutato ed è tornato al centro delle produzioni tipiche leonfortesi, al fine di valorizzarne la biodiversità vegetale e ambientale: si è passati da pochi ha a circa 10 ha nel corso di un paio di anni.
Il cece appartiene al gruppo ‘desi’, caratterizzato da piccole dimensioni, forma angolosa e di colore nero; cresce anche su terreni poveri e in condizioni difficili, resiste alla siccità e alle basse temperature.
La semina viene effettuata a postarelle, come prevede la tradizione nel mese di gennaio, ponendo nelle buche 4-5 semi. Dopo circa sei mesi, il cece viene raccolto a mano sfalciando le piante più o meno ingiallite che vengono raggruppate in covoni e fatte essiccare in campo fino al momento della trebbiatura.
I semi secchi sono molto apprezzati grazie alla loro grande versatilità infatti possono essere usati decorticati, trasformati in sfarinati per preparare numerose pietanze oppure germinati per curare le deficienze vitaminiche, poiché in essi il contenuto di vitamina C è il doppio che nei semi dormienti. È un legume molto salutare, contiene proteine e amidi, vitamina B1, B2 e fibre alimentari, inoltre svolge un’azione ipocolesterolemizzante.